Guardami se non ti guardo


15 dicembre 2024 – 23 gennaio 2025


Giusy Calia
Guardami se non ti guardo
a cura di Giovanni Manunta Pastorello

La Gebaude Ar t Galler y è lieta di presentare Guardami se non ti guardo, una mostra personale di Giusy Calia che invita il pubblico a riflettere sulla relazione tra arte, fotografia e sguardo. La mostra sarà visitabile dal 15 dicembre 2023 al 23 gennaio 2024 e rappresenta un momento di profonda esplorazione della dimensione estetica e concettuale della fotografia contemporanea. 

Il lavoro di Giusy Calia è un esempio perfetto di ciò che potrebbe essere definito il Neo Classicismo fotografico. La fotografia, medium giovane con quasi due secoli di storia, ha attraversato fasi di sperimentazione e affermazione, dal realismo rigoroso delle origini al suo ingresso tardivo nel mondo delle arti riconosciute. Con i suoi corpi marmorei, le composizioni anedoniche e il paesaggio colto «per caso», l’opera di Giusy Calia restituisce un senso di atemporalità e rigore formale, simile alla classicità che l’arte ha perseguito in altri tempi. 

Le fotografie in mostra evocano sculture che sembrano cristallizzate in un eterno istante di contemplazione laica, dove l’assenza di erotismo esalta la purezza del soggetto. È un’arte adulta, secolarizzata, che osserva se stessa e il mondo con un occhio acuto e maturo. Non a caso, il curatore paragona Giusy Calia a Cézanne, ricordando la celebre frase del maestro sull’acutezza dello sguardo di Monet: «Monet non è che un occhio, ma buon Dio, che occhio!». 

La mostra rappresenta una straordinaria occasione per immergersi in un dialogo profondo tra passato e presente, tra la tradizione della rappresentazione classica e l’innovazione del linguaggio fotografico. 

Giusy Calia
Guardami se non ti guardo
Curated by Giovanni Manunta Pastorello

Gebaude Art Gallery is pleased to present Guardami se non ti guardo « Look at me if I don’t look at you», a solo exhibition by Giusy Calia that invites the audience to reflect on the relationship between art, photography, and the act of looking. The exhibition will run from December 15, 2024, to January 23, 2025, offering a profound exploration of the aesthetic and conceptual dimensions of contemporary photography.

Giusy Calia’s work is a quintessential example of what might be called Photographic Neoclassicism. Photography, a relatively young medium with nearly two centuries of history, has traversed phases of experimentation and validation—from the rigorous realism of its origins to its late recognition as a fine art.With her marble-like figures, anhedonic compositions, and landscapes captured «by chance,» Giusy Calia’s work evokes a sense of timelessness and formal rigor akin to the classical ideals pursued by art in earlier epochs.

The photographs on display resemble sculptures frozen in an eternal moment of secular contemplation, where the absence of eroticism accentuates the purity of the subject.This is a mature, secularized art that observes both itself and the world with a sharp, discerning eye. It is no coincidence that the curator compares Giusy Calia to Cézanne, recalling the master’s famous remark about Monet:“Monet is only an eye, but, good God, what an eye!”

The exhibition offers a remarkable opportunity to immerse oneself in a deep dialogue between past and present, bridging the traditions of classical representation with the innovative language of photography.

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